Nuova Riveduta:

Geremia 34:8

Asservimento degli schiavi affrancati
(De 15:12-15; Le 25:39-43) Ez 17:11-21; Mt 21:29; 7:21, ecc.
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l'emancipazione,

C.E.I.:

Geremia 34:8

Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi,

Nuova Diodati:

Geremia 34:8

Minacce a motivo dell'asservimento degli schiavi già rimessi in libertà
Questa è la parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo che era in Gerusalemme per proclamare ad essi libertà:

Riveduta 2020:

Geremia 34:8

Minacce a causa dell'asservimento degli schiavi affrancati
La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme per proclamare l'emancipazione,

La Parola è Vita:

Geremia 34:8

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 34:8

Minacce a motivo dell'asservimento degli schiavi affrancati
La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme di proclamare l'emancipazione,

Ricciotti:

Geremia 34:8

Bando per la libertà degli schiavi.
Parola che il Signore comunicò a Geremia dopo che il re Sedecia fece un patto con tutto il popolo, in Gerusalemme facendo gridare un bando:

Tintori:

Geremia 34:8

Il popolo e Sedecia saranno servi per non aver liberato i servi
Parola indirizzata dal Signore a Geremia, dopo che il re Sedecia fece il patto con tutto il popolo in Gerusalemme e fece pubblicare

Martini:

Geremia 34:8

Parola detta a Geremia dal Signore dopo che il re Sedecia fece il patto con tutto il popolo in Gerusalemme, facendo sapere,

Diodati:

Geremia 34:8

LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dopo che il re Sedechia ebbe fatto patto con tutto il popolo ch'era in Gerusalemme, di bandir loro libertà;

Commentario abbreviato:

Geremia 34:8

Versetti 8-22

Un giudeo non doveva essere tenuto in servitù per più di sette anni. Questa legge era stata violata da loro e dai loro padri. E quando ci fu la speranza che l'assedio fosse tolto, costrinsero i servi che avevano rilasciato a tornare al loro servizio. Coloro che pensano di ingannare Dio con un pentimento dissimulato e una riforma parziale, mettono in atto l'inganno più grande sulle loro stesse anime. Questo dimostra che la libertà di peccare è in realtà solo libertà di subire i giudizi più severi. È giusto con Dio deludere le aspettative di misericordia, quando deludiamo le aspettative del dovere. E quando la riforma nasce solo dal terrore, raramente è duratura. I voti solenni fatti in questo modo profanano le ordinanze di Dio; e i più pronti a legarsi con appelli a Dio, di solito sono i più pronti a infrangerli. Guardiamo al nostro cuore, affinché il nostro pentimento sia reale, e facciamo attenzione che la legge di Dio regoli la nostra condotta.

Riferimenti incrociati:

Geremia 34:8

2Re 11:17; 23:2,3; 2Cron 15:12-15; 23:16; 29:10; 34:30-33; Ne 9:38; 10:1-27
Ger 34:14,17; Eso 21:2-4; 23:10,11; Lev 25:10,39-46; De 15:12; Ne 5:1-13; Is 61:1

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